Michaela Egarter
Sono cresciuta in mezzo alla natura – lontano dal centro di un piccolo paese, senza vicini. A solo due anni mio padre mi ha allaciato gli sci. Nella mia gioventù ho scoperto il fascino delle Dolomiti nel loro vestito invernale e quanto era bello sciare fuori pista su neve vergine. A passi di dieci anni ho imparato tantissimo intorno alla montagna finchè dalla gran passione é diventata la mia nuova professione – cioé quella della guida alpina. Essere la prima donna in Alto Adige che riesce a completare con successo l’addestramento della guida alpina non è stata mia intenzione. Ma devo ammettere che la pubblicità del mio successo mi ha aiutato molto nel mio nuovo lavoro.
I miei genitori non sono alpinisti. Sono figli di contadini, cresciuti in un’ambiente severo, pien di sacrifici e lavori pesanti. Ed è per questo che non posso raccontare di aver conosciuto la montagna da piccola come lo fanno tanti colleghi di professione. È vero, mio padre mi ha insegnato a sciare appena ero in grado di caminare, ma ci volevano tanti anni finchè ho fatto le mie prime esperienze in montagna.
Il mio amico di gioventù, invece di portarmi in discoteca, mi ha fatto conoscere le montagne. Lo sci alpinismo mi ha subito affascinato e per tantissimi anni avrei scambiato l’inverno per la estate. Ho imparato a scalare sola a 29 anni. La ragione di ciò non é stata la mancanza delle occasioni ma la mia spiccata paura dell‘altezza. Ho sofferto di vertigini sin da piccola e ci volevano tanti anni finché ho affrontato la paura del vuoto. Ammetto che non é stato facile, ma ho vinto la sfida!
Oggi lavoro come guida alpina. Ho lasciato il mio lavoro da infermiera e dedico la mia vita alla montagna ed ai miei clienti.
guida alpina donna in Alto Adige
anni di esperienza
entusiasmo